Villa Monte Argentario

La villa è ubicata in una zona residenziale in un luogo paesaggisticamente privilegiato. La vista dominante e l'esposizione ottimale a sud ovest sono una presenza tangibile in ogni spazio della casa. L’esigenza principale del progetto è quella di stabilire un rapporto intenso con la bellezza del territorio, con i suoi valori paesaggistici; naturalmente tutto questo avverrà senza alcun mimetismo, ma soprattutto costruendo, con elementi contemporanei, un rapporto dialettico di reciproca valorizzazione dove l’architettura nasce dal paesaggio e instaura un dialogo proficuo con esso L’edificio è il risultato di un doppio intervento: il riutilizzo di una casa esistente e una nuova estensione vicino ad essa. Il progetto insiste, infatti, sul dialogo tra questi due regni come metafora sia di una intimità tradizionale e nazionale ed una estroversione contemporanea e chiara. Infatti se l’edificio esistente conserva il suo carattere scuro e massiccio, il nuovo è luminoso e destrutturato. Se il primo mantiene la sua datata geometria originale e materiali di colore scuro, il nuovo gioca con una geometria minimale e materiali contemporanei e lussuosi. Da un lato abbiamo infatti la necessità di individuare una sintesi, un equilibrio tra la natura dell'edificio e i valori morfologici e cromatici del luogo in cui esso è insediato, al fine di valorizzare al meglio la ricchezza del paesaggio; dall'altro la volontà di collocare il carattere degli ambienti interni nel solco di una nuova tradizione che fa del comfort della domesticità, dell'appropriatezza la propria cifra identificativa. Il tutto dando all’abitazione, immersa nelle colline, un look raffinato e minimale. Tutto ciò fin detto si applica soprattutto nella modulazione della luce e delle vedute, nella conformazione degli spazi, nella discrezione dei materiali. Una ideale direttrice longitudinale che attraversa l'intera costruzione permette di trovare una convergenza tra due aspetti operativi significativi: in primo luogo la ridefinizione della spazialità interna che si concretizza in una sequenza di stanze passanti in stretto rapporto tra loro e con il paesaggio circostante; in secondo luogo l'identificazione del carattere dell'edificio che trova nel sedimento orizzontale la cifra costitutiva. Tutto ciò è evidente soprattutto nella grande finestra della sala da pranzo a sud, dotata di vetrate dal taglio longitudinale, che incornicia una veduta del paesaggio circostante. Il materiale, le finiture utilizzate per il rivestimento esterno contribuiscono a fare leggere la morfologia dell'edificio come una ideale massa unitaria. La limitata gamma dei materiali utilizzati - travertino presente anche nei rivestimenti lapidei degli interni, intonaco, legno di teak utilizzato per conferire continuità ai piani orizzontali esterni contribuiscono a fare della casa una presenza di grande stile ed eleganza. Elemento di unione fra i due edifici è il lungo specchio d’acqua che si trasforma in una piscina, avente a forma ad “L”. Questa, dotata di zona idromassaggio e di zona immersioni è il vero trait d’union esterno del complesso.