Nella cornice della Lunigiana, terra a confine tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna , precisamente a Soliera Apuana, si trova un edificio risalente all’inizio del secolo scorso. Sino a qualche anno fà le sue condizioni erano quelle di un di un fabbricato in fase di invecchiamento; in particolar modo il piano terra, dedito alla funzione di cantina e deposito presentava segni inequivocabili del passare del tempo. Ma il legame sentimentale all’edificio, da parte della famiglia dei proprietari, dimora dei precedenti avi, si rivela congeniale per riportare a nuova vita il manufatto. L’edificio che per due lati si apre su un vasto terreno è costituito da due parti: una parte principale, che confina con i perimetri stradali, è la parte originaria quasi centenaria; la parte costituita sul lato nord è invece decisamente di più recente costruzione (infatti è databile agli anni 60/70). La ristrutturazione ha come obiettivo quello di dare una destinazione d’uso abitativa al piano terra e di collegare questo al piano superiore rendendo l’edificio agevolmente fruibile bypassando la precedente scala esterna. L’intervento che in origine prevedeva una riqualificazione dell’edificio più invasiva, porta da subito alla luce, nella parte principale, archi ed architravi in mattoni, pareti di sasso, soffitti a voltine di cotto ben conservati imponendo una linea progettuale molto più attenta alla valorizzazione dell’esistente. Scorci, dettagli, arredi venuti alla luce durante i lavori sono testimoni di tecniche costruttive, di materiali utilizzati ma soprattutto di usi e costumi delle persone che lì vivevano. Valorizzazione dell’esistente tramite la conservazione dell’involucro edilizio sia dal punto di vista formale, materico e tipologico, e sia dal punto di vista strutturale ne è diventato l’obiettivo. Tale rispetto per le preesistenze ha così imposto un approccio estremamente sobrio per tutto ciò che riguarda l’arredo e le piccole opere di ammodernamento necessarie. Al piano terra l’infilata di stanze collega tutti gli spazi: dalla cucina, alla sala da pranzo e poi ancora le sala con il grande camino in pietra e i divani e le poltrone per rilassarsi. Togliendo dunque le superfetazioni aggiunte nei decenni, si è ritornati infine alla giusta configurazione originaria dell’abitazione.
Grès porcellanato Marazzi serie Multiquarz finitura white.
Colore opaco Sikkens GN.01.88.
Pavimentazione Grès porcellanato Marazzi serie Multiquarz finitura white.
Resina opaca Rapidmix Innovamix colore ICC02.
Grès Ceramiche Castelvetro serie Aequa finitura Cirrus.
Colore opaco Sikkens GN.01.88.
Grès Ceramiche Castelvetro serie Aequa finitura Cirrus + resina opaca Rapidmix Innovamix colore ICC02.
Geopietra serie Camuna finitura 01 Lucera.
Grès Ceramiche Castelvetro serie Aequa finitura Cirrus + riquadrature esterna in pietra serena levigata.
Calcestruzzo di cemento bianco con aggregato bianco.
Lastre e riquadrature esterne in pietra serena levigata.
Ripristinata e riverniciata in ferro lavorato con vernice Sikkens Redox colore 930 antracite.
Pitturazione acri-silossanica Caparol Muresko Nutria 16.
Pitturazione acri-silossanica Caparol Moresco Ginster 5.
Legno di castagno con vetro camera basso emissivo.
Pietra serena levigata.
Cucina | In muratura, prodotta artigianalmente su disegno
Bagno piano terra
Mobile bagno | Lavello esistente in monoblocco marmo bianco carrara levigato
Rubinetteria | Zazzeri serie 100
Sanitari sospesi | Ceramica Flaminia serie Monò
Bagno primo piano
Mobile lavello sospeso | Idea Group serie Kubik
Vasca | Hafro modello Era Plus
Rubinetteria | Treemme serie Ran
Cascata per vasca | Zazzeri serie Shiròs
Sanitari sospesi | Ceramica Cielo serie Shui